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Villa Serra quale destino dopo l’assegnazione alla Comunità di S. Egidio? Di S. De Biase
Sull’assegnazione di Villa Serra a Sant’Egidio si è aperto un vero e proprio dibattito a Cornigliano (con toni talvolta davvero poco concilianti).
Occorre distinguere, secondo me, tra la forma ed il merito della questione.
Che Sant’Egidio fosse altamente “papabile” quale vincitore del bando era abbastanza chiaro (tant’è che se ne parlava prima ancora che il bando fosse pubblicato), considerati alcuni criteri di assegnazione (tra cui il numero di utenti, ad esempio) e gli aspetti meramente economici (tra cui, quello di farsi carico delle utenze, delle manutenzioni ordinarie e straordinarie, del pagamento del canone concessorio). Qui, a mio avviso, sta il “problema”: il bando sembrava essere, sin dal principio, poco a misura delle ben più piccole associazioni di quartiere (che, infatti, non hanno partecipato) e, quindi, non è stato (come tutti avremmo voluto) una opportunità per tutti quelli che auspicavano nell’assegnazione di spazi a soggetti che da sempre vivono e agiscono nel territorio.
Questo è un problema che rimane e prescinde da chi abbia vinto o meno.
Nel merito, a mio avviso, possiamo – quantomeno allo stato – dire ben poco. Le attività di Sant’Egidio sono tante e differenti: dall’aiuto agli anziani, ai disabili, ai giovani, al sostegno dell’immigrazione.
Senza farne una questione di tifoserie, di pro/contro, occorre in primo luogo capire cosa Sant’Egidio vorrà fare in quei locali. Personalmente, ho chiesto di conoscere il progetto per poterlo valutare in maniera “laica” e farmi un’opinione.
Vi aggiornerò, appena avrò una risposta.
Detto questo, è chiaro che qualunque cosa Sant’Egidio voglia fare, tutti auspichiamo che possa averne beneficio l’intero quartiere, che ne possano godere i ragazzi e gli anziani.
E’ altrettanto chiaro che gli spazi debbano continuare ad essere presidiati (come finora non è avvenuto) per fare in modo che il quartiere li possa usare in sicurezza.
Vediamo di saperne di più. In tutto questo, sicuramente, un bando più alla portata di chi nel quartiere già c’era, non sarebbe stato così male.