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L’informazione turistica attraverso le Pro Loco cittadine? Si può fare, eccome!

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Capita sempre più frequentemente che chi, per motivi di svago o di lavoro arrivi nella nostra città, si rivolga ad una Pro Loco cittadina per avere informazioni su dove soggiornare, cosa visitare e, nota dolente, dove sostare con il proprio camper. Le Pro Loco, surrogando il lavoro degli IAT (Informazione Accoglienza Turistica) comunali presenti solo nel centro cittadino e all’aeroporto, non si sono mai tirate indietro dando le informazioni e consegnando il materiale in loro possesso, cartine, brochure o quant’altro fornendo quell’attività di supporto alla valorizzazione turistica del patrimonio culturale, storico e enogastronomico  della nostra città che andrebbe a nostro giudizio formalizzata attraverso un “Patto di Collaborazione” con il Consorzio delle Pro Loco genovesi.

Superata la diffidenza iniziale pare si sia finalmente capito il fondamentale ruolo delle Pro Loco cittadine una vera e propria prima porta a cui rivolgersi. Allora perché, per la loro dislocazione che copre tutto il territorio genovese da Voltri a Nervi vallate comprese, tutte le Pro Loco cittadine non possono diventare un punto di riferimento per i turisti che cercano supporto durante il loro soggiorno a partire dai trasporti all’esperienze che si possono svolgere sul territorio?

L’accoglienza inizierebbe così già dalle periferie in luoghi accoglienti e da risorse umane gratuite o a basso costo per l’Amministrazione opportunamente preparate impiegate all’interno di un ufficio o nella stessa sede della Pro Loco.

 Risulta così facile comprendere l’importanza della presenza delle Pro Loco sul territorio cittadino, non solo per il turista ma anche per gli operatori locali turistici e commerciali e le associazioni del posto che devono vedere l’Info Point Pro Loco come un’opportunità di confronto e soprattutto di crescita del territorio attraverso una vera e propria rete di scambio di informazioni.

 Servizio Civile Universale e stage possono fornire a bassi costi per l’Amministrazione quella mano d’opera altamente qualificata rappresentata da giovani multilingue opportunamente formati. Un’opportunità di lavoro dunque a sfatare la “tipica accoglienza ligure”. Almeno parliamone.

ilcornigiotto

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