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Qualità della vita a Genova. Lettera aperta di A. Agostini a Piciocchi

Caro sindaco, se smettessi di raccontare balle e di scaricare le tue pesanti responsabilità su altri faresti cosa buona e giusta.
Incominciamo dai morti. L’organizzazione mondiale della sanità e l’istituto Tumori di Genova sostengono che ogni anno a Genova muoiono cento persone che non dovrebbero morire e molte si ammalano e il tutto è legato alla qualità dell’aria in città. Da sette anni la tua maggioranza non fa nulla per non fare morire cento persone l’anno e anzi agisce consapevolmente aumentando le problematiche che portano al peggioramento della qualità dell’aria.
Tu il sindaco e Renzo piano cianciate di 3600 alberi da piantare dalla foce alla lanterna
Sino a ora in sette anni avete piantato quattro palme in vaso sul retro del padiglione blu alla foce e soprattutto vi guardate bene del dire e soprattutto di mettere a bilancio del comune il costo delle piantumazioni e della manutenzione, il comune parla per atti giuridici, ma voi non avete messo a bilancio una lira in più per il verde da anni solo annunci e balle.
Contando tra tagli e piantumazioni il comune di Genova ha un passivo accumulato dal vostro governo della città pari a circa centinaia di alberi, che questo con certezza scientifica voglia dire più morti e più malati voluti non casuali è una cosa di cui non vi frega niente come del resto alla magistratura che nelle sue varie declinazioni vi tiene bordone
Avete prodotto un piano del verde che per vostra stessa ammissione è un insieme di linee di condotta, senza vincoli e senza finanziamenti.
In anni di gestione del comune non sapete neanche quanti alberi ci sono a Genova, dove sono e quali le tipologie. In questo senso parlare di alberi monitorati è una balla e una presa in giro
Del pericolo per la gente non vi frega nulla lasciate per mesi se non per anni alberi da voi fatti certificare come in classe d, cioè a rischio crollo imminente, nei giardini delle scuole, nei viali e nei giardinetti senza avvisare chi ci gioca o passa sotto del pericoli
Avete ricoperto di asfalto un prato a quinto per farci atterrare gli elicotteri dei ricchissimi in visita e dal 2019 non avete più tolto l’asfalto, tanto di un prato in meno e una bomba di calore in più non vi interessa nulla.
Avete alla chetichella sgomberato il parco degli Erzelli da tonnellate di amianto e in silenzio se no i vostri sostenitori non potrebbero più fare il business a cominciare dalla nuova sede dell’università.
Dire che siete meschini e criminali è dire troppo, siete solo dei meschinetti.
Vi auguro solo che quando qualche vostro parente o amico morrà di cancro, tra una finta lacrima e l’altra vi ricordiate della vostra diretta responsabilità.
Io per conto mio continuerò a difendere il verde dalle vostre delibere sporche di cemento, come difendo la vita, la bellezza per tutti e anche per voi e i vostri cari che consegnate alla morte con la scusa del caso, dell’imprevedibilita’.
Andrea Agostini Presidente del Circolo Nuova Ecologia Genova.

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