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Ma quanto vale il nostro territorio?
Fino ad una quindicina di anni fa parlare di turismo a Cornigliano faceva sorridere molti che poi hanno dovuto ricredersi quando a Villa Bombrini si sono iniziati a svolgere eventi come Ciocofantasy che hanno richiamato in quel luogo diverse migliaia di persone provenienti anche da fuori Regione sancendo di fatto la rinascita turistica del nostro quartiere.
Grazie a questo abbiamo capito che una valorizzazione del territorio attraverso lo svolgimento di eventi di elevata qualità sarebbe stata possibile e che occorreva proseguire in questa ottica.
E’ vero che le associazioni corniglianesi hanno tenuto in vita il quartiere in anni molto difficili evitandogli una morte civile ma è altresì vero che ciò è insufficiente a promuovere un intero territorio nei suoi aspetti più profondi, poco conosciuti, intimi che vanno enfatizzati attraverso la costruzione di un grande processo di comunicazione che deve andare ben oltre i nostri confini geografici.
Per poter valorizzare un territorio devi prima conoscerlo a fondo in ogni suo particolare aspetto e non pensare che si possa farlo senza un processo sinergico che sviluppi e promuova ogni grande evento. Non vogliamo dire che ognuno non possa continuare a coltivarsi il proprio orticello ma che ciò non può prescindere da una pianificazione strategica auspicabilmente concordata tra soggetti diversi e gli enti locali..
Nulla di estemporaneo e lasciato al caso quindi ma un vero piano di marketing territoriale da seguire dove si persegua un obiettivo chiaro e ragionevolmente ottenibile e quelle che sono le sue azioni per raggiungerlo.
Abbiamo parlato di sinergie perché per valorizzare un territorio è indispensabile la collaborazione con persone competenti nei vari ambiti per far conoscere, attraverso una efficace comunicazione, quanto esso può offrire e il suo valore.
Ma quanto vale il nostro territorio? Moltissimo. Pensiamo alle risorse tangibili rappresentate da quei beni fisici che rappresentano il patrimonio artistico e culturale; ovvero le chiese, abbazie, santuari, ville e edifici storici, il più grande parco boschivo naturale della città, la collina di Coronata, al consistente e vitale patrimonio associativo e sportivo; insomma a tutto ciò che favorisce l’attrattività del nostro territorio.
Pensiamo alle risorse economico produttive di Campi, il luogo più frequentato della città con quasi il doppio delle presenze del Porto Antico e alle eccellenze di Erzelli. Pensiamo infine a quel “turismo ospedaliero”, passateci il brutto termine, che caratterizzerà ancor di più l’area di Erzelli a ospedale ultimato
Ecco perché la cooperazione sinergica tra i vari attori, associazioni, enti locali, comunità, imprese commerciali, le associazioni di promozione turistica come le Pro Loco è assolutamente indispensabile e conviene a tutti.