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Villa Serra Cornigliano (sec. XVIII). Quale destino? Una proposta dal territorio.

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Hanno cambiato idea gli stakeholder e chi pensava di celebrare l’acciaio attraverso un museo a Cornigliano. Il contestato Museo della acciaio in villa Serra infatti non si farà.  Non ci sono vittorie da celebrare da parte dei contestatori se non ci sarà la volontà  da parte dell’Amministrazione di una nuova destinazione d’uso che soddisfi veramente le reali necessità del territorio e se dallo stesso territorio non perverranno proposte serie, ragionevolmente attuabili  e soprattutto condivise sul suo destino.

IL V. Sindaco facente funzioni avv. Pietro Piciocchi, durante una intervista ad un media locale, immagina una nuova destinazione d’uso  della prestigiosa residenza attraverso una manifestazione d’interesse da parte di realtà associative territoriali e noi auspichiamo per questa  linee guida da rispettare condivise con le realtà associative territoriali in particolare con il Gruppo di Lavoro Municipale formato da 26 soggetti tra associazioni e comitati corniglianesi. Ecco che “Il Cornigiotto”, voce autorevole del territorio, prova a fare una sua proposta. Nessuna forzatura ma solo una base su cui lavorare insieme per far si che qualunque potrà essere la decisione dell’Amministrazione essa non trovi impreparati  i corniglianesi ad un civile confronto per discutere di quei servizi di cui saranno i principali fruitori.

L’idea è quella di creare un luogo che diventi un qualificato riferimento facilitatore per tutte le associazioni cittadine e, perché no, metropolitane che fanno capo al Terzo Settore (RUNTS) per tutta quella serie complicata di operazioni necessarie alla vita dei sodalizi, dall’organizzazione di eventi agli adempimenti fiscali con la creazione di un unico interlocutore; una sorta di interfaccia tra il variegato mondo dell’associazionismo cittadino e l’Amministrazione.

La gestione potrà avvenire utilizzando persone che già operano nel T.S. e volontari del servizio Civile Universale opportunamente edotti..

Previsto lo svolgimento di corsi di formazione sulla sicurezza dei luoghi, sulla somministrazione alimenti HACCP, sulla protezione civile, su il rispetto ambiente (GEV), sullo  smaltimento responsabile dei rifiuti, incontri con le scuole, primo soccorso, ecc..

Non dovrebbe mancare a nostro giudizio uno sportello di informazione turistica in stretto contatto con l’assessorato competente. Alcuni spazi potrebbero venire utilizzati come incubatore per quelle associazioni del territorio che non hanno sede propria e operano per la comunità.

Indispensabili i partenariati  dei distretti scolastici, Enti locali e nazionali e altri soggetti come ad esempio AMIU, Protezione Civile, ecc.

Un auspicabile finanziamento per un necessario minimo restyling di pulizia interno potrebbe venire dal tesoretto rimasto nelle casse di Società per Cornigliano menzionato dalla presidente del Municipio Pozzi e dai 30mila euro che il Comune di Genova aveva impegnato come quota parte nella Fondazione Museo acciaio.

Il personale volontario, docente e non docente, le associazioni che troveranno posto all’interno di villa Serra, oltre a prendersi cura della manutenzione ordinaria,  dovranno garantire quel presidio giornaliero che manca da troppo tempo e che ha ridotto la prestigiosa dimora settecentesca alle condizioni di abbandono e degrado a tutti ben note.

Cornigliano ha una realtà associativa viva e pulsante che non esiste in nessun’altra parte della città. Smettiamo di coltivarci ognuno il proprio orticello e diamogli voce attraverso una casa comune.

La redazione

1 Comment

  1. El Morisco

    02/01/2025 at 11:14 AM

    Bene, nel caso occorresse presenza di personale volontario per qualsiasi mansione di sorveglianza pulizia e quant’altro io sono disponibile.

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