Non è solo il titolo di una commedia dialettale ambientata nell’antico Borgo della Marina di Cornigliano ligure (Piazza Battelli per i non autoctoni) ma è soprattutto una frase che descrive la strana forte emozione che si prova quando si vive la nostalgia di un luogo. Provare intensamente come noi quest’emozione significa viverla direttamente in un inconscio dove le persone, lo spazio e il tempo paiono materializzarsi.
Il “tempo” era quello “Quandu a porta a s’arviva cu spaghettu”; lo “spazio”, quello di una unica pietrosa spiaggia dove tirare in secca i gozzi cornigiotti al di qua della ferrovia in caso di mareggiata e infine le “persone”, più personaggi che persone, pescatori e contadini manenti di nobili residenze situate a pochi passi a completamento di uno stupendo quadro naif mai dipinto.
La nostalgia è un sentimento legato al tempo. È una sensazione, un sentimento non sempre piacevole che ci ricorda un luogo, una situazione vissuta con qualcuno, a volte un periodo della nostra vita lontana nel nostro caso traumaticamente e inesorabilmente interrotta da eventi epocali come la trasformazione di un luogo accogliente e ameno in un vero e proprio inferno con tanto di fuoco, lapilli e ceneri.
Abbiamo voluto dare così una nostra definizione di “nostalgia” di un luogo e di persone ma come trasmetterla alle nuove generazioni a chi quel luogo e quelle persone appaiono talmente irreali da sembrare favolesche perché non conosciute direttamente?
Ai vecchi, ma soprattutto ai nuovi corniglianesi consigliamo di studiare la storia antica e quella più recente del luogo che li ospita almeno fino al 2005 anno in cui chiude la produzione a caldo dell’acciaio a Cornigliano e da cui ha inizio una controversa e ricorrente riqualificazione.
Ancora consigliamo di visitare quanto di materiale miracolosamente sopravvissuto a guerre e degrado ambientale e conoscere le cose che non esistono più ma che oggi hanno un ruolo fondamentale nelle nostre vite raccontandoci molto di noi e che possono aiutarci a rendere migliori o a ritenere, perché no superflue, le cose che ci appaiono oggi indispensabili.
Se vedemmu
Ilcornigliotto
