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Sottostazione AMT Bertolotti. 2° round. Così è se vi pare. Il commento del “cornigiotto”

COMUNICATO STAMPA AL QUALE SEGUE COMMENTO IN CALCE

“2° incontro con assessorato lavori pubblici per locazione SSE 4 assi di
forza AMT in via Bertolotti
In data 17 marzo 2025 il comitato “ Cornigliano per la città “ assieme ad una
rappresentanza di cittadini e residenti, sono stati partecipi al secondo incontro
con l’Assessore ai lavori pubblici Ferdinando De Fornari, supportato da tecnici
e progettisti riguardo il posizionamento di una SSE ( sotto stazione elettrica ) in
merito al progetto dei 4 assi di forza riguardo la linea filobus AMT; nel suddetto
incontro si sono discusse alternative proposte dal comitato per evitare la messa
in opera della stazione nel luogo predetto nell’area di posteggio di via Bertolotti
visto le molteplici lamentele da parte dei residenti oltre ad aver “espropriato” un
luogo assegnato al quartiere con un accordo di programma dove si restituivano
aree ex ilva al quartiere come compenso per i disagi e decessi causati
dall’acciaieria stessa, quell’area infatti fu inaugurata nel 2009 con la creazione
di un’area verde comprendente la piantumazione di 5 alberi ed un’area
parcheggio con 52 posti auto, alcuni posti moto e stallo per disabili, trovarsi ora
a vedersi sottrarre un bene del genere non può altro che scatenare indignazione
da parte del quartiere ed ovviamente una reazione dei residenti stessi, tornando
all’incontro dopo essere sottoposte a verifiche immediate da parte dei tecnici le
soluzioni presentate dal comitato Cornigliano per la città e l’ex assessore
municipio VI medio ponente Ferruccio Bommara ed averne escluse una parte è
rimasta al vaglio della fattibilità l’area dell’autorimessa Barbareschi che con i
suoi 13500 m2 può ospitare benissimo la struttura della SSE che è di circa 200
m2, il problema è che quell’area aveva un veto con delle norme particolari
dichiarato distretto di trasformazione sulla quale nessun impianto industriale
poteva essere inserito perché anch’essa doveva tornare alla cittadinanza, questo
reso possibile dal trasferendo del deposito dei bus in zona Campi, invece per
racimolare fondi il comune decise di venderla a Spinelli il quale dopo averne
usufruito a suo piacimento la cedette ad Amazon per farne un centro di
smistamento, quindi l’area in questione dove tutt’ora è sita la rimessa che non
sarà più spostata, non verrà ovviamente nemmeno più restituita al quartiere,
basterebbe quindi con una normalissima seduta comunale mettere ai voti la
proposta di eliminare questo vincolo ormai inutile e tutto si sistemerebbe.
E’ stato detto dall’assessore che nel caso si trovasse una soluzione per mettere
in atto il progetto della nuova ubicazione della SSE in ogni caso per poterlo
approvare le spese e le tempistiche per terminare la lavorazione dovranno essere
a pari a quelle odierne e non ci vuole molto a capire che seguendo questa
metodologia lo spostamento resterà impossibile…
L’incontro si è comunque concluso con l’accordo che il comune nella figura
dell’assessore avrebbe effettuato uno studio di fattibilità per inserire la SSE
nell’area della rimessa Barbareschi, che ci avrebbe aggiornato appena concluso
e che si sarebbe preso carico di indire un’assemblea con i cittadini residenti per
chiarire, informare e rispondere ad eventuali quesiti

L’imbarazzo dell’amministrazione è a nostro giudizio evidente come è evidente che altre soluzioni erano possibili ma ottusamente per scarsa conoscenza del territorio e incompetenza si è scelta quella più invasiva e costosa. Il mancato passaggio dell’intervento nella seconda commissione municipale e nel Gruppo di Lavoro municipale, dove cittadini potevano dare il loro qualificato e costruttivo parere,  ha contribuito a compiere una scelta a nostro giudizio scellerata che giustamente ha provocato la sollevazione dei residenti.

Affermare oggi che esiste un vincolo sulla rimessa AMT Barbareschi per cui non era possibile installare al suo interno (c.ca 14000 mq) la sottostazione è una narrazione che non regge; una evidente arrampicatura sugli specchi. Qualcuno dovrebbe spiegarci perché quando si è trattato di modificare il PUC per inserire nelle aree di Bombrini i TIR dell’empatico Spinelli sono bastate poche ore di Consiglio.

All’altra narrazione favolistica che la sottostazione non poteva essere collocata nei sottopassi tombati, azzerando così le opere di scavo, perché non sufficientemente capienti, è facile anche qui smentire. La sottostazione, considerata la fondazione,  occuperà una superficie di c.ca 70 mq i sottopassi, oltre m 20×4 hanno una superficie fruibile decisamente superiore che varia dagli 80 ai 100 mq.

Si dica chiaramente che “Non ci avevamo pensato” e la cosa finisce lì ma insistere, oltre ad essere un’offesa alla nostra intelligenza, appare decisamente perverso.

A lavori assegnati e in stato di avanzata lavorazione, con il rischio di incorrere in penali e contenziosi con importanti soggetti coinvolti come Leonardo, mettiamoci il cuore in pace nessuno vuole fare una figura “barbina” per cui: “Così è se vi pare e noi siamo noi e voi……..”

ilcornigiotto

1 Comment

1 Comment

  1. Giampiero Morstabilini

    19/03/2025 at 9:26 PM

    A breve si informerà la cittadinanza con un incontro in modo da poter decidere le azioni da intraprendere

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