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Cabina elettrica AMT di Via Bertolotti. I residenti vogliono spiegazioni

Non è chiaro a molti del perché tale manufatto venga da AMT costruito in quel luogo così defilato rispetto alla grande viabilità quando AMT ha a sua disposizione l’intera area della rimessa Barbareschi (c.ca 15mila mq) a meno di 100 metri che aderente ad essa ha una cabina ENEL.  Pare altresì strano che, come asserisce l’assessore Valli, suddetto manufatto venga costruito nel sottosuolo in zona esondabile e praticamente sotto il livello del mare, con tutti gli accorgimenti e costi che questo comporta, ,e che i parcheggi verranno restituiti a opere svolte ai residenti. Una narrazione che sembrerebbe fatta più per placare gli animi che rispettosa della realtà. Se interrata e quindi non visibile perché non farla in altro luogo più prossimo alla viabilità? Ad esempio nei sottopassi pedonali tombati perché non più utilizzati come fatto in piazza Acquaverde. Sotto via Cornigliano ce ne sono due ai quali probabilmente se ne aggiungerà un terzo.

Non è un segreto che AMT intende diventare auto produttore di energia con l’intenzione di arrivare entro il 2030 a 3,480 MWh; c’entra forse qualche cosa? C’entra forse qualche cosa la vicinanza dell’ex centrale termica ILVA che con tutta probabilità verrà riconvertita? C’entra forse qualche cosa il finanziamento dal PNRR per un’opera che magari potrebbe rivelarsi non proprio tutta pubblica?

I nuovo filobus acquistati dal Comune di Genova sono ibridi, cioè possono funzionare alimentati da una linea filare aerea oppure da batterie che possono all’occorrenza venire ricaricate ai capolinea. Ma siamo veramente sicuri che la rete filoviaria oggi limitata al centro cittadino verrà estesa con costi enormi per la sua costruzione e manutenzione e un conseguente impatto ambientale quando lo stesso bus può viaggiare senza rete aerea? Ma quei denari non si possono spendere per l’acquisto di altri bus? Tutto questo pare strano anche ad un frustrato, insoddisfatto e fallito “elettricista”.

Forse sarebbe meglio qualche credibile spiegazione in più.

oerre

L’intervista ad un residente è a cura del “Comitato Cornigliano per la città.”

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