“Amministrare significa soddisfare le esigenze dei cittadini”. Negli anni 70 era uno slogan elettorale della sinistra genovese adatto per tutte le stagioni
L’articolo 97 della Costituzione italiana stabilisce che i pubblici uffici devono essere organizzati in modo da garantire il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione.
L’efficienza, la trasparenza e l’imparzialità, quest’ultima in particolar modo, richiedono che la Pubblica Amministrazione (PA) agisca senza favoritismi o discriminazioni, trattando tutti i cittadini in modo equo e imparziale. Ciò significa che le decisioni prese dalla PA devono essere basate su criteri oggettivi e non influenzate da interessi personali o politici.
Lo scopo deve essere quello di creare una condizione in cui i cittadini possono confidare nel fatto che le loro richieste saranno prese in considerazione in modo imparziale e che riceveranno un servizio di qualità e altresì abbiano il diritto di ricevere risposte tempestive e soluzioni rapide alle proprie istanze.
Insomma il buon andamento della Pubblica Amministrazione ad ogni livello richiede il rispetto dei principi di onestà intellettuale, trasparenza, economicità, rapidità, efficienza e maggior attenzione agli interessi collettivi più che a quelli di singoli soggetti privati. Questi principi sono fondamentali per garantire un servizio pubblico di qualità, che risponde alle esigenze dei cittadini e garantisce il rispetto dei diritti di TUTTI e non quelli di pochi “fortunati”.
In conclusione va detto che il concetto di soddisfazione è strettamente collegato in primis alle aspettative e successivamente alla percezione della qualità dei servizi ottenuti.
Prendere atto della soddisfazione o dell’insoddisfazione dei corniglianesi sarebbe il minimo sindacale di questo Municipio che dovrebbe attivare, ad esempio all’interno del Gruppo di Lavoro formato da 26 tra associazioni e comitati del nostro territorio, uno o più canali di ascolto e allo stesso tempo tradurre le informazioni raccolte in consigli utili al miglioramento delle infrastrutture o degli interventi sugli attrattori sociali, commerciali e urbanistici previsti dall’accordo di programma e non solo.
Invece il “NON DISTURBARE IL CONDUCENTE” pare continui ad essere il modus operandi.
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