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Chi l’ha visti?
Cornigliano, 15mila anime, è l’unico quartiere del ponente cittadino a non avere il suo presidio di Polizia Locale (PL), il Fronte Office come vengono adesso chiamati, pur avendo messo da alcuni anni a disposizione del corpo un locale moderno e accogliente in Piazza Moisello (da Via Bertolotti) usato solo come spogliatoio per la sezione di Sestri Ponente e in parte concesso ad una associazione del territorio che pare non svolga alcuna attività. I corniglianesi per fare affidamento sulla PL affinché sia assicurata la legalità sul territorio devono così rivolgersi a Sestri Ponente.
La distanza o altri impegni in corso possono non garantire un intervento immediato e allora cosa dobbiamo fare se la polizia municipale non interviene?
La polizia municipale deve interviene sul territorio comunale di propria competenza ogni volta che sia segnalato un illecito: si pensi a un abuso edilizio, a un sinistro stradale, al mancato rispetto di un’ordinanza sindacale, alla sosta selvaggia, in presenza di una discarica abusiva, alla commissione di un reato amministrativo, al palese mancato rispetto di disposizioni igienico sanitarie o quando vi sono condizioni di insicurezza dei luoghi, una banale buca sull’asfalto ad esempio.
Ebbene, in presenza di un illecito le forze dell’ordine non possono rifiutarsi di intervenire: se lo facessero, potrebbero commettere il reato di rifiuto di atti d’ufficio, punito con la reclusione da sei mesi a due anni.
Questo reato, che scatta anche quando le autorità non intervengono per accertare un mero illecito amministrativo, può però integrarsi solo se il rifiuto è ingiustificato e la richiesta di intervento è palesemente urgente. Va detto che la Corte di Cassazione ha precisato che non commette reato l’agente che rifiuta di intervenire perché solo in servizio e impegnato in altra attività.
Diverso è il discorso se la PL è stata chiamata per una questione non urgente, cioè che non necessita di un intervento immediato. È il caso, ad esempio, della segnalazione di un abuso edilizio. In un’ipotesi del genere, si integra il reato di omissione di atti d’ufficio solo se la segnalazione è avvenuta per iscritto, con l’invito a intervenire entro il termine massimo di trenta giorni.
Ma veniamo al nostro quartiere. In questi giorni scopriamo dai media cittadini che esistono i vigili di quartiere pronti a salire sul mezzo pubblico per pattugliare il territorio. Per svolgere bene il loro lavoro lo svolgono nel nostro quartiere probabilmente in borghese e non in divisa perché nessuno li ha mai visti salvo in rare occasioni e in qualche passerella. La loro presenza, tutt’altro che tranquillizzante, è però garantita nei raid sanzionatori, vere e proprie battute di caccia quotidiane, nelle vie Malaspina, Dei Sessanta, Cervetto e Pellizzari mentre a facilitare i flussi nella caotica via Cornigliano negli incroci Massena e D’Acri non si vede mai nessuno.