Leggiamo spesso sui social o sentiamo persone lamentarsi del mancato intervento delle forze dell’ordine, in particolar modo della Polizia Municipale, alle segnalazioni di un cittadino. La segnalazione di un cittadino contribuente attraverso i canali consentiti come telefono, mail, pec, piattaforma Segnalaci e raccomandata postale è un atto pubblico al quale chi lo riceve è obbligato a dare riscontro nei termini e tempi stabiliti dalla legge.
Ignorare la segnalazione comporta l’omissione di un atto d’ufficio da parte di un pubblico ufficiale o di chi, amministratore o funzionario, ha delle responsabilità ad esso attribuite per legge. Questo comportamento può derivare da varie ragioni (ad es. sottovalutazione o negligenza), ma è fondamentale comprendere le implicazioni giuridiche e le possibili conseguenze che essa comporta. In caso di omissione degli atti d’ufficio, il soggetto responsabile potrebbe incorrere in sanzioni disciplinari o penali fino alla reclusione a seconda della gravità dell’omissione.
Cosa dice la legge. Dispositivo dell’art. 328 Codice Penale
Il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che, per ragioni di giustizia o di sicurezza pubblica, di ordine pubblico o di igiene e sanità, deve essere compiuto senza ritardo, è punito con la reclusione da sei mesi a due anni. Fuori dei casi previsti dal primo comma, il pubblico ufficiale o l’incaricato di un pubblico servizio, che entro trenta giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse non compie l’atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo, è punito con la reclusione fino ad un anno o con la multa fino a euro 1.032. Tale richiesta deve essere redatta in forma scritta ed il termine di trenta giorni decorre dalla ricezione della richiesta stessa.
Facciamo alcuni banali e quotidiani esempi. Un tombino, un corrimano, uno scalino, una recinzione, un marciapiede, ecc. rotti (ovviamente in pubblico suolo) sono condizioni frequenti ma che possono compromettere la sicurezza dei luoghi. La presenza di ingombranti e rifiuti può essere un problema di igiene e sanità. E così via.
Chi interviene ha l’obbligo di farlo e non lo fa per benevolenza perché le implicazioni che tale omissione può comportare possono essere molto gravi, in quanto il pubblico ufficiale potrebbe rendersi responsabile di negligenza, abuso di potere o violazione dei diritti dei cittadini. Inoltre, l’omissione di atti d’ufficio potrebbe comportare danni diretti o indiretti alla collettività, compromettendo il corretto funzionamento delle istituzioni e la tutela dei diritti dei cittadini.
È importante sottolineare che la responsabilità per l’omissione di atti d’ufficio non riguarda solo i pubblici ufficiali, ma anche coloro che abbiano un dovere giuridico di agire in determinate circostanze come assessori, funzionari e tecnici. Pertanto, chiunque si trovi nella posizione di dover compiere determinati atti d’ufficio ha l’obbligo legale di farlo, altrimenti potrebbe essere chiamato a rispondere delle proprie azioni in sede giudiziaria.
In conclusione, l’omissione di atti d’ufficio rappresenta un grave abbandono di doveri istituzionali da parte di coloro che ricoprono cariche pubbliche. Questo comportamento può avere conseguenze penali e disciplinari, poiché compromette il corretto funzionamento dell’amministrazione pubblica e mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. È fondamentale che coloro che ricoprono ruoli pubblici agiscano sempre nell’interesse generale e adempiano in modo puntuale ai propri doveri, al fine di garantire la legalità e la trasparenza delle istituzioni.
