Chiuso il laminatoio a caldo nel 1984 e l’ultimo altoforno nel 2002, a Cornigliano restano attivi i treni di laminazione a freddo e le linee di stagnatura e zincatura che accolgono semi lavorati provenienti dal ciclo integrale di Taranto. Punto strategico di cui poco si parla è la ex centrale termo elettrica Ilva alimentata dai gas emessi dalla cokeria che, venendo meno per la chiusura del ciclo a caldo, costringono l’acciaieria ad approvvigionarsi da Enel a costi spaventosi. Si può così capire l’importanza della centrale elettrica, uno degli elementi più importanti della produzione dell’acciaio, una vera e propria insostituibile materia prima che, da sola, copre un terzo dei costi di produzione del processo di trasformazione. L’attuale centrale costruita negli anni quaranta (15mila mq di superficie), in disuso dal 2005, è un enorme rudere archeologico costruito con mattoni a vista pieno zeppo d’amianto, oltre 200 metri cubi, che serviva a coibentare le parti in calore e che sfogliandosi nel tempo si disperde nell’aria fuoriuscendo dalle innumerevoli finestre rotte e depositandosi sulle ali dei gabbiani che vi nidificano all’interno.
Una costruzione costantemente esposta alle intemperie che subisce un continuo de grado fino al possibile crollo come parzialmente già avvenuto in passato. A nulla sono valse le segnalazioni del sindacato all’azienda e all’Asl3 e le reiterate preoccupazioni manifestate su social e media dai corniglianesi.

Nulla è sta to fatto se non proibirne l’accesso alle persone con banali violabili dissuasori. Molti sono a chiedersi chi si accollerà le spese della sua demolizione; si parla di 7/8 milioni di euro, visto che giustamente Società per Cornigliano si è chiamata fuori in quanto la centrale è al di fuori delle aree da lei gestite in base all’accordo. Un’idea noi ce la siamo fatta. I soggetti interessati, almeno a quanto raccontato dal ministro D’Urso, sono diversi ma quello che nessuno dice sono le probabili condizioni che gli interessati pongono che vanno dal mantenimento delle attuali aree a e che si possa costruire al posto della vecchia centrale un’altra centrale a gas da almeno 300 MW per costruire altre linee di zincatura o, come qualcuno neanche tanto velatamente paventa, un forno elettrico e ripristinare quindi il ciclo a caldo. Al mantenimento della centrale è sicuramente interessata anche Iren per vendere energia all’acciaieria in concorrenza a ENEL e teleriscaldamento alla città. Poi c’è il Porto e la logistica a esso collegata probabilmente l’unico soggetto che della centrale potrebbe farne a meno e potrebbe accollarsene le spese di demolizione per usufruire dei preziosi spazi. Autoparco, district park, accoglienza e centro servizi per gli auto trasportatori, piccole e medie aziende, ecc… ma questa è un’altra storia.
Tutto questo, ovviamente, “Accordo di programma” permettendo. Ci sarebbe poi un ultimo “insignificante” soggetto, i corniglianesi residenti, che farebbero volentieri a meno di tutto questo, centrale compresa, ma consapevoli che a loro il mare non verrà mai più restituito, delusi e esasperati pensano: «Fate un po’ quello che volete, come avete sempre fatto, ma almeno questa volta rispettate l’ambiente, il diritto al lavoro e alla salute e ricompensate adeguatamente un quartiere stravolto che molto ha dato alla città e alla nazione accollandosi pesanti servitù e in termini di vite umane in cambio di una discutibile e lenta riqualificazione».
oerre

Giorgio
18/11/2024 at 4:25 PM
Mi sembra un argomento molto interessante, purtroppo ne leggo solo una parte, diciamo, tutta la mezza parte sx dell’articolo scritto, non so se dipende dal mio smartphone o altro perché vedo che anche x ciò che sto scrivendo è lo stesso
El Morisco
18/11/2024 at 6:25 PM
Anche a me succede che il bordo destro si mangi parte de testo lasciando all’immaginazione di chi legge il capire ciò che viene scritto dopo. Pensavo che il mio cellu fosse maffo, ma ora penso che il problema è alla fonte
El Morisco
18/11/2024 at 6:27 PM
Prego risolvere anche perché gli argomenti sono molto importanti
fabio pugliese
18/11/2024 at 7:02 PM
Basta girare il telefono in orizzontale e si legge
Giampiero
18/11/2024 at 9:59 PM
Purtroppo è un problema dovuto al programma,dal PC questo inconveniente non si presenta,dal telefonino si può sopperire e leggere l’articolo ruotando il cellulare nell’attesa che il programma venga abilitato per i cellulari